Ed ora strumenti efficaci per dare attuazione alla Convenzione di Lanzarote e proteggere i cittadini minori di età

Dichiarazione di Voto di Sandra Zampa sulla mozione per dotare il Governo di strumenti efficaci per dare attuazione alla Convenzione di Lanzarote, contrastare il crescente fenomeno della violenza nei confronti dei minori, dell’abuso sessuale e dell’adescamento tramite la rete Internet del 6 maggio 2014

Onorevoli Colleghi,

è di ieri la notizia di un nuovo grave abuso a danno di sedicenne, un’adolescente  con disabilità psichica. Vittima di una violenza sessuale compiuta da tre giovani di diciannove,  ventidue e ventitrè anni e da una quarta persona minorenne.  È  la spietatezza della cronaca che ci richiama alla gravità del fenomeno dell’abuso sessuale su bambine, bamibini e adolescenti minori,  oggetto della mozione che sottoponiamo alla vostra attenzione per un voto di approvazione urgente.

Con l’entrata in vigore nel 2012 della Convenzione di Lanzarote, ratificata dal nostro paese già nel 2007, l’Italia si è impegnata a rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale e a contrastare quei reati che, come la pedopornografia, vengono sempre più frequentemente compiuti con il supporto delle moderne tecnologie.

Dall’istigazione a pratiche di pedopornografia alla diffusione e apologia di questo reato, dall’innalzamento dell’età da 14 a 18 anni delle vittime all’adescamento mediante l’utilizzo della rete, il cosidetto “grooming”, ai delitti di maltrattamento in famiglia a danno dei minori,  ai reati di associazione a delinquere  finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori, Lanzarote ci consegna uno strumento giuridico importante e coraggioso per tutelare i minori da un reato rivoltante come l’abuso e lo sfruttamento sessuale.

Perché dunque questa mozione e perché oggi vi chiediamo di votarla?

Perché ora occorre dare concretezza al dettato della legge. Manca nel nostro Paese in questo ambito, così come purtroppo in altri ambiti che si riferiscono ai minori e ai diritti delle persone di minore età, un sistema omogeneo e organizzato di rilevamento dei dati che rappresenta, invece, il primo e fondamentale passo per l’adozione di politiche di prevenzione e protezione adeguate. I dati oggi disponibili sono di fatto non esaustivi e solo settoriali, risultato di ricerche autorevoli ma prive di un obiettivo comune che pure la legge ci indica con chiarezza. Sono necessarie risorse umane, tecniche e finanziarie per dare davvero nuovo slancio a un’azione di difesa dei diritti dei minori, così come ci indica anche la Convention on the Right of Child dell’ONU.

Ma quanti sono oggi i bambini abusati sessualmente in Italia? Le forze di Polizia ci dicono che dai 166 casi accertati del 2011 siamo passati ai 502 del 2012 con un’incidenza del 78% nei confronti delle bambine e delle adolescenti.  Nello stesso arco temporale i casi di pornografia minorile sono passati da 23 a 108. Telefono Azzurro ha reso noti i dati relativi alle richieste di aiuto dei minori:  più di 17.000 per via telefonica e chat dedicata. Il 53,1% delle vittime risulta  essere di sesso femminile, dato che aumenta al 68,1% per quanto riguarda la violenza sessuale.
Inoltre la differenza in negativo dei dati rilevati in Italia, rispetto a Francia e Germania, ci indica con chiarezza che ancora nel nostro Paese vediamo solo la punta dell’iceberg e che troppe volte questo tipo di reato non viene denunciato. Ciò avviene con molta probabilità in ragione del fatto che l’abuso avviene principalmente in famiglia o da parte di adulti conosciuti di cui i bambini si fidano e su cui tacciono per paura o per vergogna.

Appare quindi evidente quanto sia urgente che i minori di età siano aiutati a comprendere che nessuno ha il diritto di violare la loro sfera sessuale. Dobbiamo insegnare loro che insieme al diritto allo studio, allo svago, alla salute hanno il diritto alla propria sessualità e che nessuno può chiedere loro di divenire merce di scambio, che nessuno ha il diritto di violare il loro corpo. Che la legge punisce chi attenta ai loro  diritti. Dobbiamo fare in modo che riscoprano il valore di una vita vissuta al riparo di violenze e abusi e che nessun oggetto, nessuna finta ricchezza, darà loro quanto, attraverso lo studio e la personale capacità di impegno, potranno conquistare. Per fare ciò dobbiamo garantire a tutti, soprattutto ai meno fortunati, ai più fragili, ai meno abbienti, parità di accesso all’istruzione, prima di tutto all’istruzione e alla conoscenza.

Mentre Papa Francesco chiede perdono per i preti pedofili sembra che l’opinione pubblica italiana si stia “abituando” alla relazione sessuale con i minori.

Ma come è percepito questo odioso fenomeno dall’opinione pubblica? L’81% degli italiani fra i 25 e i 65 anni ritiene l’incontro sessuale tra giovani ed adulti, iniziato in rete, un fenomeno diffuso. Il 28% degli adulti tra i 45 e i 65 anni risulta avere fra i propri contatti telematici giovani che non conosce ed il 38% degli intervistati si dichiara poi favorevole alle relazioni sessuali fra adulti e minori.

Appare dunque evidente quanto sia necessario provvedere ad una diffusa e incisiva campagna informativa che dalla scuola giunga a coinvolgere le famiglie e permei tutto il tessuto sociale del nostro paese. Non è accettabile che vi sia chi pensi che una violazione così grave e odiosa dei diritti dei minori e di una sfera così delicata in età infantile e adolescenziale sia non solo possibile, ma addirittura si dichiari favorevole. Deve diffondersi il principio, sancito dalla Convenzione di New York che il bambino, il minore di età, è soggetto e non oggetto di diritto. Va compiuto ogni sforzo possibile perché diventi patrimonio culturale di tutti il principio secondo il quale i bambini e i ragazzi sono persone e come tali con diritti che la legge tutela. Non merce, non oggetto, non strumento di piacere. Minori di età, infatti, non persone minori.

Questa mozione impegna il Governo a un’ azione incisiva che tuteli i diritti dei minori di età, che diffonda una nuova cultura dei loro diritti, che tenga conto della necessità di dotare le Forze dell’Ordine, nell’ambito dell’attività di contrasto ed in particolar modo dalla Polizia Postale, di strumenti investigativi maggiormente incisivi. Il nostro auspicio è che venga esteso al reato di adescamento di minorenni  la possibilità di effettuare attività sotto copertura (art 9 della l. n. 146 del 2006 e articoli 600–bis, 600–ter e 600–quinquies dalla l.n. 3 agosto 1998, n. 269 ).
Infine la mozione chiede che le persone che riconoscono di avere un interesse sessuale nei confronti di bambini o adolescenti siano supportate con ausili e interventi psicologici, anche utilizzando i fondi messi a disposizione dall’ Unione Europea.
Vi chiediamo un voto perché anche il nostro Paese possa al più presto conoscere con certezza la vastità di un fenomeno grave e devastante nella vita dei suoi più giovani e fragili cittadini, donne e uomini di domani. Un voto che consenta un’azione di educazione e diffusione di una nuova cultura dei diritti dei minori di età. Un voto che consenta alle istituzioni preposte un’azione di contrasto e prevenzione efficace. Un voto per assicurare al nostro Paese una nuova generazione che si sappia riconoscere in un nuovo sistema di valori.

Grazie
Sandra Zampa

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