Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia: ora è il tempo di agire

Si celebra oggi, in tutto il mondo, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: la data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In Italia la sua ratifica è avvenuta il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
Il tema scelto quest’anno dalla Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza è: “Bambini e adolescenti migranti: quale protezione e accoglienza?
Voglio condividere con voi alcune riflessioni, segnalandovi anche qualche documento per chi vorrà approfondire il lavoro svolto negli ultimi mesi.

S.Z.

Minori e povertà in Italia

Lo scorso anno la Commissione Infanzia e Adolescenza dedicò questa giornata al tema della povertà minorile. Il lavoro di indagine della Commissione rivelò una situazione di grande preoccupazione per le condizioni di vita dei nostri bambini.

Il documento conclusivo, di cui sono stata relatrice, metteva in evidenza la necessità urgente di intervenire per rimuovere le cause della povertà assoluta che in Italia riguarda oltre un milione di minori di età e rappresenta la causa principale della povertà educativa che ha in sé potenziali conseguenze gravissime per lo sviluppo e il benessere dell’intero sistema paese. (segnalo la proposta di legge in discussione a mia firma e del collega Giancarlo Giordano: Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura).

La Legge di stabilità in discussione in questi giorni stanzia 600 milioni di euro per il 2016 come risorsa destinata al contrasto della povertà materiale a cui si aggiungono 100 milioni, provenienti da Fondazioni bancarie, destinati a progetti educativi.

E’ un passo avanti, ancora insufficiente, ma che va nella giusta direzione, perchè l’investimento migliore è quello a tutela delle nuove generazioni che rappresentano il nostro futuro. I loro destini, le loro vite e la loro storia personale incideranno in modo determinante sulla nostra società di domani. Resta ancora molto da fare se è vero che oggi, in Italia un bambino su 20 non può permettersi un pasto proteico al giorno, oltre un milione di adolescenti e di bambini vive in condizioni di povertà assoluta, ossia non mangia in modo sano ed equilibrato, non ha vestiti adeguati, non si sottopone e visite specialistiche, non frequenta una palestra, non ascolta musica, non frequenta teatri, non impara una lingua straniera.

Il divario tra Nord e Sud nel nostro Paese è drammatico e non accenna ancora a colmarsi. Nel Mezzogiorno la povertà assoluta e’ più estesa, pari al 9,3 per cento contro l’8,3 per cento di famiglie povere assolute al Nord. Grande è ancora il divario tra l’Europa e il nostro Paese: la spesa sociale nell’area famiglia e minori in Italia, con 313 euro pro-capite, e’ molto più bassa della media europea, 506 euro, e lontanissima dalla spesa della Germania, 952 euro pro-capite.  Se non saremo in grado di mettere i nostri bambini e adolescenti nelle condizioni di competere con i loro coetanei in Europa e nel mondo, già fin da ora dobbiamo essere consapevoli che non potremo superare le difficili sfide che ci attendono.

“Bambini e adolescenti migranti:  quale protezione  e accoglienza?”

Da gennaio più di 215.000 minorenni, 700 al giorno, hanno cercato asilo nell’Unione europea e circa 700 bambini sono morti nel 2015 attraversando il Mediterraneo. Siamo dinnanzi, oggi come non mai, alla necessità di dare immediata risposta al bisogno di accoglienza dei minori migranti, profughi e rifugiati. Sono tutti bambini in pericolo. Penso ai minori stranieri e ai minori stranieri soli che fuggono dai loro paesi, da guerre, povertà, violenze inaudite, malattie, in cerca di un luogo dove vivere in pace. Penso con enorme dolore alle centinaia di bambini morti nei nostri mari. Da troppo tempo chiediamo che la comunità internazionale si impegni a creare corridoi umanitari per questi minori in fuga così che nessuno di loro possa cadere nelle mani dei trafficanti di vite umane.

Ultimi tra gli ultimi questi bambini chiedono ciò di cui hanno diritto: accoglienza, pace, una nuova possibilità di vita. Penso all’inadeguatezza del nostro sistema di accoglienza che li espone al rischio di cadere vittime della criminalità organizzata. E’ in via di approvazione la mia proposta di legge che disegna il sistema di accoglienza in Italia in modo organico e definitivo. E’ un testo di legge molto atteso dalle organizzazioni per l’infanzia e dai Comuni Italiani.

E’ urgente che venga presto adottato affinché le risorse destinate all’accoglienza siano certe e non siano i Comuni, da soli, a dover affrontare questo problema e affinché si esca finalmente dall’ottica dell’emergenza. I minori, come i profughi e i poveri della terra si spostano da sempre in cerca di una nuova vita. Non ci sono muri o fili spinati che impediranno le migrazioni. Dobbiamo essere in grado di provvedere a chi, giungendo qui, non ha altro, se non le nostre Istituzioni, cui fare appello.

La condizione minorile nel mondo è una sfida che non sembra trovare fine e che richiede ad ognuno di noi di non dimenticare l’orrore di una società che abbandona i propri bambini.

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