Il Governo si impegna: i CIE come li abbiamo conosciuti non esisteranno più

mag 16, 2014 Categorie: Media ,Media ,Sui mass media
(DIRE) Bologna, 16 maggio – “La nostra battaglia e quella della città di Bologna contro la riapertura del CIE ha dato buoni frutti. Frutti che vanno conservati e difesi. Grazie all’Assessore Amelia Frascaroli del Comune di Bologna e al Sottosegretario Graziano Delrio che oggi, al termine del loro incontro, ci hanno assicurato che “i CIE, così come li abbiamo conosciuti, non esisteranno più“. Lo dice Sandra Zampa, deputata e Vicepresidente del PD, commentando l’annuncio di Frascaroli e Delrio, arrivato proprio alla vigilia della manifestazione che si terrà domenica a Bologna per chiedere la non riapertura del CIE.
(Com/Red/ Dire)
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abc last mag 16, 2014 Categorie: Media ,Media ,Sui mass media

2 Risposte a “Il Governo si impegna: i CIE come li abbiamo conosciuti non esisteranno più”

  1. […] deputata del Pd Sandra Zampa ha dichiarato “La nostra battaglia e quella della città di Bologna contro la riapertura del […]

  2. dipendenti cie scrive:

    Spero che si possa fare anche una critica al Vostro operato… Io ho lavorato al Cie di Bologna per 11anni e devo e voglio far sapere che le vostre denunce sono vere solo in relazione agli ultimi tre mesi, mentre nei primi 11 anni i trattenuti godevano di servizi sanitari cuj un povero pensionato si sognerebbe…
    Altro punto: la popolazione maschile del Cie era costituita da pregiudicati, pusher e gente con problemi vari con la giustizia quindi gente difficilmente ricollocabile in societa’ e non da profughi.
    In ultimo ed importante vi siete tanto adoperati per la chiusura del Cie e non dei suoi 40 dipendenti che oltre ad essere rimasti disoccupati hanno un contenzioso con la Prefettura di Bologna per il recupero delle ultime tre mensilità, ma in questo siamo stati abbandonati.
    Spero che il suo impegno valga anche per noi, che stiamo pagando a duro prezzo tutto ciò. Forse il Cie non serve allo scopo cui era preposto, ma non si può far finta di non vedere la vita di 40 la lavoratori distrutta proprio da chi, come il suo partito fa del tema del lavoro un punto fondamentale del programma.
    Non censuri questa lettera, in democrazia le critiche vanno accettate.
    Giovanni

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