Bambini stranieri e bambini italiani: a scuola insieme per realizzare la vera integrazione

Bambini italiani e bambini stranieriTempi duri per la scuola. Da quando il ministro Gelmini, a braccetto con Tremonti, ha messo mano alla normativa sull’istruzione pubblica, maestri, professori, studenti e genitori sono in permanente protesta.

Ma ad alzare i toni della contestazione, legittima, di tutto il mondo della Scuola, ha contribuito anche l’approvazione della mozione del leghista Cota, approvata dal Parlamento, che per la prima volta introduce nella Scuola italiana disposizioni ispirate da una volontà discriminatoria, di segno opposto alla filosofia egalitaria che fino ad oggi ha contraddistinto il lavoro di tanti maestri e docenti.

La mozione, infatti, non solo prevede che siano introdotte nelle nostre scuole “classi ponte” per i bambini stranieri, ma anche che non si possano più accogliere domande di iscrizione di bambini stranieri dopo il 31 dicembre e che questi sappiano riconoscere “la diversità morale del Paese ospitante”.

Le parlamentari del partito democratico, Sandra Zampa e Donata Lenzi, affronteranno il tema, insieme alla Vice Sindaco del Comune di Bologna, Adriana Scaramuzzino e alla dirigente del Liceo Ginnasio Minghetti, Ivana Summa, nell’incontro pubblico Bambini stranieri e bambini italiani: a scuola insieme per realizzare la vera integrazione che si svolgerà Lunedì 15 dicembre alle ore 17,30 nella Sala Silentium del Quartiere San Vitale, V.lo Bolognetti 2.

Tutto il mondo cattolico è insorto, insieme all’opposizione, sindacati e organizzazioni della scuola, contro questo provvedimento definito dal settimanale Famiglia Cristiana “razziale” e le classi ponte “classi-ghetto”. La mozione invece piace al Presidente del Consiglio Berlusconi.

Di segno opposto la Proposta di Legge di iniziativa della sen. A. Soliani e dell’on. S. ZampaDisposizioni per l’integrazione scolastica degli immigrati a sostegno dell’educazione interculturale“, della quale l’on Lenzi è firmataria e che sarà presentata nel corso dell’incontro.  Il tema è di grande interesse per le scuole della nostra Regione dove 12 allievi su 100 iscritti sono stranieri e dove si registrano importanti esperienze di educazione alla multiculturalità che rischiano di finire nel cassetto, vittime di una politica di destra che non sa riconoscere e valorizzare il grande patrimonio di culture diverse che in modo paritario si confrontano nelle nostre aule.

Non basta, questo provvedimento anziché contribuire alla risoluzione dei problemi legati all’inserimento dei bambini stranieri, disegna per loro un “mondo a parte” dove la lingua italiana non è parlata tra coetanei e dove mancherà l’incoraggiamento ad imparare la stessa lingua degli amici di classe. Una lingua che rischia di essere identificata dai bambini stranieri come una barriera insormontabile. Tutti i cittadini, gli educatori, gli amministratori sono invitati a partecipare e a contribuire al dibattito.

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abc last dic 11, 2008 Categorie: Parlamento ,In Parlamento
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