Interpellanza: come il Governo intende avviare il nuovo piano di comunicazione pubblica e spiegare ai cittadini, valori, diritti e opportunità dell’Unione Europea?

Interpellanza

 

 

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio, il Ministro delle Politiche Europee e il Ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione per sapere

 

-dopo l’esito negativo del referendum sul Trattato di Lisbona svoltosi in Irlanda

 

-alla luce dell’analisi del voto irlandese e delle relative rilevazioni dell’Eurobarometro

 

-alla luce dell’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, agli Stati Generali dell’Europa tenutisi a Lione il 21 giugno scorso: “…bisogna capire che la vicenda del voto in Irlanda ha più che mai, drasticamente posto un grande problema. Il problema del rapporto tra governanti e governati nell’Europa unita, il problema della partecipazione e del consenso dei cittadini. L’Unione europea…. non potrà aumentare la sua efficacia senza riforme e mezzi adeguati, e senza un nuovo slancio democratico. Troppi governi nazionali hanno negli anni scorsi ritenuto di poter gestire in solitudine gli affari europei, poco preoccupandosi di coinvolgere sistematicamente le rispettive opinioni pubbliche e perfino i rispettivi Parlamenti, nelle discussioni e nelle scelte cui erano chiamate le istituzioni dell’Unione; troppi governi hanno anzi dissimulato le posizioni da essi sostenute in sede europea, chiamando in causa l’Europa – e in particolare la Commissione europea, la “burocrazia di Bruxelles” – come capro espiatorio per coprire loro responsabilità e insufficienze.

 

in che modo il governo intenda sviluppare le necessarie strategie di comunicazione, già contenute nel “Libro bianco su una politica europea di comunicazione” del febbraio 2006 e che devono essere riprese e rilanciate con determinazione alla luce degli ultimi avvenimenti europei.

 

Si ritiene, infatti, assolutamente necessario che il nostro Paese avvii un nuovo piano di comunicazione pubblica volto a spiegare ai nostri cittadini, valori, diritti e opportunità dell’Unione Europea. Per fare questo non sono necessarie nuove strutture, ma si devono pienamente utilizzare le opportunità di partenariato con le istituzioni comunitarie e attivare la rete nazionale e locale degli uffici per le Relazioni con il Pubblico e il ruolo di servizio pubblico che compete alla RAI. A questo proposito vogliamo ricordare che dal 2000 l‘Italia si è data una legge, la 150, che impegna tutte le istituzioni pubbliche a garantire e svolgere una comunicazione costante e corretta verso i cittadini. E’ tempo che questa legge trovi la più ampia attuazione e che la comunicazione sull’Europa veda in prima fila quei professionisti pubblici preparati e capaci di garantirne efficacia e qualità.

 

Roma, 26 giugno 2008

 

 

On.li Sandra Zampa (prima firmataria), Sandro Gozi, Massimo Pompili, Maria Paola Merloni,  Massimo Vannucci, Roberto Zaccaria, Silvia Velo, Enrico Farinone, Laura Garavini, Antonio Razzi, Jean Leonard Touadi, Leoluca Orlando, Rosy Bindi, Walter Verini, Livia Turco, Rodolfo Giuliano Viola, Rosa Maria Villecco Calipari, Giuseppe Giulietti, Arturo Parisi, Pier Fausto Recchia, Donata Lenzi, Riccardo Franco Levi, Anna Margherita Miotto, Emilia Grazia De Biasi, Antonio La Forgia, Mario Barbi, Francesco Boccia, Elisa Marchioni, Sandro Brandolini.

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abc last lug 1, 2008 Categorie: Parlamento ,Atti parlamentari
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