Il Ministro Gelmini restituisca il diritto allo studio ai bambini ricoverati all’ospedale Malpighi di Bologna

set 23, 2009 Categorie: Parlamento ,Atti parlamentari
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Interrogazione a risposta in Commissione 5-01826
presentata da MANUELA GHIZZONI, DONATA LENZI, SANDRA ZAMPA
mercoledì 23 settembre 2009, seduta n.219

GHIZZONI, LENZI e ZAMPA. – Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.- Per sapere – premesso che:

l’azienda ospedaliero-universitaria di Bologna Policlinico «S.Orsola-Malpighi» è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale come uno dei più importanti centri di cura soprattutto per il suo reparto di oncoematologia pediatrica; è sede della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Bologna; ed ogni anno, nelle sedi dell’ospedale, si tengono congressi e convegni ai quali partecipano professionisti di fama internazionale;

il «S.Orsola-Malpighi» ha istituito nel 1939 la scuola ospedaliera, nella fattispecie la scuola elementare, inizialmente non statale, che è stata riconosciuta dal Provveditorato agli studi nel 1955, tanto da rendere validi a tutti gli effetti gli esami sostenuti dai piccoli degenti; dall’anno scolastico 1998 all’anno 2001, inoltre, sono state istituite anche una sezione di scuola materna, una sezione di scuola secondaria inferiore e una sezione di scuola secondaria superiore che fa capo alla scuola polo di Castel San Pietro (istituto alberghiero Bartolomeo Scappi);

nel reparto di oncoematologia pediatrica sono ricoverati bambini che provengono da tutta Italia, per loro poter frequentare la scuola è una maniera per evitare l’isolamento poiché soprattutto i piccoli pazienti sottoposti a trapianto vivono per molte settimane, se non addirittura per mesi, una forte emarginazione sociale: è essenziale attivare tutte le strategie utili e possibili per colmare questo vuoto e incentivarli ad accettare nel miglior modo possibile le cure alle quali sono sottoposti;

molti dei bambini ricoverati, infatti, sono costretti ad interrompere la frequenza scolastica per mesi, se non addirittura per anni, quindi è fondamentale che abbiano la possibilità di continuare ad ottenere un’adeguata istruzione che il «S. Orsola-Malpighi» offre sia con insegnanti della scuola ospedaliera che operano in un’aula scolastica preposta a tale uso, sia con la possibilità di attivare il previsto programma di istruzione a domicilio contando sugli stessi insegnanti della scuola ospedaliera;

quest’anno, inspiegabilmente, in evidente contrasto con le norme vigenti in materia di diritto allo studio, alla clinica di oncologia ed ematologia pediatrica dell’azienda ospedaliera «S.Orsola-Malpighi», non risulta siano stati assegnati gli insegnanti che spettano alla scuola primaria di secondo grado ospedaliera, con l’unica eccezione dell’insegnante di lettere, che opererà per sole dodici ore, contro le diciotto previste dagli ordinamenti ministeriali;

ad anno scolastico già avviato quindi, in evidente ritardo, attualmente, la scuola ospedaliera della clinica di oncologia ed ematologia pediatrica dell’azienda ospedaliera «S.Orsola-Malpighi», risulta sprovvista dei docenti che, oltre a garantire il diritto allo studio per tutti i bambini ricoverati in ospedale e per quelli che fino ad oggi hanno usufruito, come previsto dalla legge, della possibilità di avere un’assistenza scolastica a domicilio, dovrebbero avere anche a disposizione un monte ore complessivo di docenza valido ai fini della valutazione finale e che garantisca il regolare percorso scolastico di ogni studente;

tale situazione è estremamente grave poiché l’impossibilità di frequentare le lezioni, porta i piccoli pazienti, costretti a dolorose e lunghe cure, a vivere una situazione di solitudine e ad una notevole difficoltà di poter avere una vita sociale adatta alla loro età, rischiando di isolarli ulteriormente e rendere ancora più pesante la loro degenza;

è di rilevante importanza, inoltre, che i docenti che prestano la loro opera presso la scuola ospedaliera, abbiano una formazione che gli permetta di essere in grado di operare nella maniera migliore, avendo a che fare con studenti che vivono una situazione disagevole e per i quali è assolutamente necessario avere la possibilità di usufruire di un insegnamento adatto alla loro particolare condizione;

per quanto riguarda invece la prevista assistenza scolastica domiciliare, sarebbe indispensabile un numero maggiore di docenti: è fondamentale, infatti, sempre in accordo con le famiglie dei degenti, contattare le scuole di provenienza per acquisire tutte le informazioni utili ad approntare l’attività il più possibile in continuità con la classe di appartenenza -:

se il Ministro interrogato, alla luce di quanto illustrato in premessa, non ritenga che la grave mancanza perpetrata ai danni della scuola ospedaliera «S.Orsola-Malpighi», e soprattutto nei confronti dei bambini ricoverati, vada subito sanata, in quanto, ad avviso degli interroganti, oltre a ledere il diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana, pregiudica il rispetto di un universale diritto derivano.
(5-01826)

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