Chi si candida a governare Bologna istituisca un Consigliere per l’Infanzia e l’adolescenza

Chi si candida a governare Bologna tenga in mente i bambini

Articolo di Sandra Zampa su La Repubblica del 4 novembre 2010

Un proverbio africano dice che “per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. Io credo che sia vero anche il contrario, e che i bambini potrebbero, se ascoltati e compresi, far crescere un po’ noi e tutta la comunità in cui vivono. In una città dove i bambini e gli adolescenti stanno bene, dove possono vivere sentendosi a casa propria, vivranno altrettanto bene gli adulti.

Il loro benessere misura quello di noi “grandi” ed è a  partire dalle loro difficoltà, dal loro disagio e dalle loro sofferenze che potremmo misurare l’inadeguatezza della città che da adulti abbiamo costruito.

Tutta la comunità è chiamata a interrogarsi e a lavorare sul futuro dei propri figli. Per questa ragione, con semplicità, ha aperto l’altra sera i battenti ancora una volta la Fabbrica di Bologna, ospitando una sessione di lavoro sul tema dell’infanzia e dell’adolescenza. Com’è questa nostra città dal punto di vista di chi la guarda con il naso all’insù? E quali indicazioni e proposte suggerire nel merito a chi si candida a governarla sapendo che sarà tutta in salita la strada da percorrere per rimettere Bologna al centro della scena nazionale e internazionale come hanno saputo fare in passato altri sindaci?

Bologna è una città che vive le contraddizioni e i nuovi problemi di altre grandi città italiane. Una città dove, per esempio,  risiedono sempre più “figli delle partite IVA” o di collaboratori a progetto, cioè di genitori dal lavoro precario, che possono avere picchi di impegno lavorativo nei periodi in cui hanno contratti e costretti a stare a casa quando il lavoro non ce l’hanno. In una condizione d’ansia che sovente si riflette sui più piccoli.

Ma è anche la città che offre occasioni di crescita e socializzazione da mettere al riparo dal rischio di tagli e calo delle risorse. E’ la città dove la scuola, colpita dalle politiche del governo, ha necessità di certezze anche finanziarie.  Dove scuola e genitori possono trovare luoghi pubblici (laboratori di teatro, di cinema, d’arte, di musica) e luoghi privati senza scopo di lucro come il Centro di Educazione Musicale per l’ Infanzia, aperti alla creatività e poco costrittivi, ove ai piccoli sono proposte esperienze didattiche, formative  e ludiche, straordinarie.

Chi si candida a governare Bologna dovrà non solo mettere in salvo “i beni” ereditati, ma dovrà valorizzarli, estenderli, potenziarli, inventarne di nuovi anche per rispondere al cambiamento che i dati ci mettono sotto gli occhi:

Ogni euro speso per il benessere dei bambini e degli adolescenti è ben speso: il benessere delle loro vite attraversa ogni pagina dell’agenda degli impegni di un’amministrazione. Dalla qualità dell’aria allo sport, dal tempo libero alla scuola e all’educazione, dai programmi di integrazione al verde, fino alla viabilità.  Come non chiedere alle Fondazioni bancarie di  concorrere a progetti per far crescere bene i piccoli cittadini bolognesi, così da lasciare che le risorse sempre più scarse dell’amministrazione vadano a sostegno delle scuole e dell’intero sistema educativo esistente?

Al futuro sindaco di Bologna la Fabbrica  rivolge la proposta di istituire presso Palazzo d’Accursio la figura di un Consigliere per l’Infanzia e l’adolescenza, autonomo e autorevole,  in grado di agire nelle emergenze che riguardano i minori, ma anche di assumere iniziative di promozione a favore dei bambini e delle bambine e dei tanti adolescenti sempre più soli, nel villaggio che troppo spesso non sa farsi comunità, affinché Bologna diventi di più una “città amica dell’infanzia”, nella quale i bambini possano essere più autonomi perché più sicuri e più accompagnati da una “genitorialità diffusa”.

Bologna è una città di anziani, ma per fortuna anche di bambini e bambine, quasi 18.000  sino ai cinque anni di età (di cui il 20% di nazionalità non italiana) e altri 21.000 tra i sei e i tredici anni  (di cui il 15% di nazionalità non italiana). E’ a questi piccoli  che la città deve guardare e dedicare risorse e attenzione: se si interpellassero prima di prendere decisioni importanti per la città, anche sull’urbanistica o sul traffico, la città non potrebbe che migliorare.

Print Friendly, PDF & Email
Be Sociable, Share!
abc last nov 4, 2010 Categorie: Media ,Sui mass media
Tag: , , , , .

Appuntamenti

  • Eventi sono in arrivo, resta sintonizzato!

mese per mese

Nel sito

Facebook

"IlFuturoHaRadiciAntiche"

Iscriviti alla newsletter di Sandra Zampa
Leggi informativa sulla Privacy
Per cancellare iscrizione invia richiesta a info@sandrazampa.it