Corriere della Sera – Domande evangeliche

apr 10, 2008 Categorie: Media ,Dai mass media
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Si legge sui giornali di come alcuni partiti cerchino di ottenere i voti dall’elettorato cattolico esibendo i loro programmi, ribadendo la loro fedeltà ai principi cattolici e facendo riferimento alle radici cristiane, alla famiglia, all’aborto e ad altri analoghi argomenti.

A questi appelli, molti cattolici praticanti aderiscono affascinati da questi temi ritenendo che questi uomini pubblici che li sostengono siano qualificati difensori dei valori cristiani.

Io, uomo che non occupa né spazi economici né politici di rilievo, e tanto meno li vuole occupare, ma vive la sua vita da uomo libero, che cerca di essere obbediente alla parola dei vangeli e fedele al Concilio Vaticano II, che è uno dei momenti i più alti della vita della Chiesa Cattolica, perché evento di unione dei nostri pastori e momento di intervento dello Spirito Santo, leggo queste affermazioni, e la mia mente di cattolico che cerca di essere impegnato in questa nostra società, si pone delle domande che vorrei rivolgere ai miei pastori, e a tutti i cristiani che vivono questa fede.
Mi domando e domando:
perché questi uomini pubblici, dichiarandosi cattolici, influenti nei confronti di tante persone di fede insistono con tanta tenacia, con tanta intransigenza e continuità su argomenti altamente morali come la famiglia, l’aborto, l’eutanasia, ma non usano la stessa tenacia, continuità ed intransigenza per difendere i tanti bambini che muoiono di fame o sono sfruttati, le tante donne e uomini che muoiono per le guerre o per le intolleranze etniche, per gli uomini e le donne abbandonate alla loro povertà senza lavoro e senza casa? Per soccorrere gli uomini che sul lavoro muoiono quotidianamente lasciando vedove ed orfani, uomini di solito non sufficientemente tutelati nel lavoro, se non altro per ragioni di trascuratezza dei datori di lavoro?
Mi domando e domando:
perché non insistono ugualmente nel disapprovare che uomini condannati, perché appartenenti a organizzazioni criminali o che hanno commesso reati per un loro vantaggio economico, siano presenti nelle liste, e perché non inducono i cattolici a riflettere prima di votare quei partiti che li ospitano nelle loro fila?

Queste domande le rivolgo non ai cosiddetti “atei devoti” il cui solo interesse è quello culturale, ma agli uomini e alle donne che si impegnano a vivere la vita della Chiesa, essendo convinto che questi siano gli argomenti che emergono prepotentemente dal messaggio del Vangelo.

Personalmente continuerò ad impegnarmi nella società per l’uguaglianza e la tolleranza tra gli uomini, per la giustizia, la pace e l’amore tra gli stessi, e sono sicuro non in solitudine, ed aderendo ad una parte politica che condivido perché penso abbia rispetto e assonanza ai miei principi nati dal messaggio evangelico.

Eugenio Melotti
Segretario Circolo PD del Pratello

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abc last apr 10, 2008 Categorie: Media ,Dai mass media
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