Incontro “L’Autogoverno delle scuole: autonomia reale o incompiuta?”

APPUNTAMENTO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI

VERRA’ QUI RIPORTATA LA NUOVA DATA APPENA QUESTA SARA’ DISPONIBILE

L’Autogoverno delle scuole: autonomia reale o incompiuta?

Incontro organizzato dagli insegnanti democratici per Bersani

Tra gli innumerevoli appuntamenti in calendario per Bersani anche una iniziativa sulla scuola, promossa da Daniela Turci nella giornata di lunedì 19 novembre, alle 17 presso la Libreria delle Moline, in via delle Moline 3, Bologna, alla quale parteciperà la senatrice Albertina Soliani, Francesca Roscigno, la stessa Daniela Turci ed io.

La domanda cui l’incontro cercherà di offrire una risposta è al centro del dibattito sulla Scuola italiana: l’autonomia scolastica, introdotta con l’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 ed entrata in vigore ormai dodici anni fa, è un processo compiuto o mancano i presupposti per la sua piena realizzazione?

Le risorse sempre più scarse destinate dal governo centrale alla Scuola ne impediscono la reale fattibilità, o si tratta invece di un processo impedito dalla mancata progettualità della Scuola italiana? Bersani, nel suo programma, afferma che “Scuola e Università italiane hanno vissuto quindici anni di continue umiliazioni. Noi invertiremo la rotta“.

Cambiare strada significherà investire in cultura e sapere, perché da questa crisi economica non si esce solo grazie al pareggio di bilancio. Non si tratta qui unicamente di ristabilire criteri di equità che senza dubbio andranno rivalutati, ma di immaginare il futuro del nostro Paese realizzato dalle nuove generazioni che dovranno essere più preparate e più consapevoli delle sfide che li attendono.

I governi di centro destra, proprio in materia scolastica, hanno praticato le scelte più miopi, incapaci com’erano di leggere e interpretare il cambiamento della società che non si arresterà alzando muri, dividendo e separando. Ricordate le classi ponte, ossia separate, destinate ai bambini stranieri che la Lega propose?

Ricordate i tagli alla Scuola che hanno cancellato il Tempo Pieno e impedito ogni altra forma di programmazione e progettualità?

Come si realizza l’autonomia senza risorse?

Ad oggi ci sono scuole in Italia che non possono portare i bambini a teatro, né in piscina, né partecipare a viaggi di istruzione perché non ci sono fondi cui attingere. Pensate che si tratti di scuole del nostro Sud? No, accade nella nostra Regione, a pochi chilometri da Bologna.

A quei bambini chi garantisce il diritto ad una istruzione che non si esaurisca tra i banchi di un’aula e che possa soddisfare il loro bisogno di stimoli e la loro naturale curiosità?

Che se ne fanno quelle maestre della mozione delle Lega per le classi ponte… quando non hanno nemmeno le risorse per i gessetti colorati?

Quando parliamo di autonomia scolastica diciamo che ogni scuola, nel rispetto delle direttive ministeriali, può pensare ad un piano formativo, il POF, che a giudizio del Collegio docenti interpreti al meglio le finalità del corso di studio. E i nostri Licei cittadini che hanno dovuto contrarre l’offerta formativa e chiudere le sezioni di scienze applicate, o di linguistica, o di potenziamento di matematica e di informatica, quale autonomia di programmazione hanno potuto esprimere?

Come colmeremo il divario di conoscenze tra i nostri giovani e quelli francesi,o tedeschi, o inglesi?

Vi aspetto il 19 novembre per parlarne insieme.

Sandra Zampa

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