Nei CIE condizioni di vita al limite dell’umano

Passpartù 27: Dentro ai Cie

Articolo a cura di Marzia Coronati su Amisnet del 26 aprile 2012

Questa settimana a Passpartù entriamo in alcuni dei centri di identificazione ed espulsione per migranti italiani. Lo facciamo attraverso una visita effettuata dalla nostra redazione al Cie di Ponte Galeria, attraverso la storia di tre persone passate nei centri del nostro Paese e protagonisti di tre film realizzati da Fortress Europe e infine attraverso il racconto di  una senatrice entrata in questi giorni nel centro di Bologna.

La settimana dal 23 al 27 aprile la campagna “LasciateCie entrare”, che da mesi si batte per fare luce su quanto avviene all’interno dei centri di identificazione italiani, ha lanciato una mobilitazione nazionale, in concomitanza con la campagna europea “Open access now”. L’iniziativa era mirata a entrare in alcuni centri di dentenzione per migranti nel nostro Paese, per valutare le condizioni dei trattenuti e verificare la possibilità di libero accesso di giornalisti e associazioni. Diverse visite organizzate dalla campagna sono state effettuate da parte di politici e giornalisti, non solo, i sostenitori della campagna lanciavano l’appello ai giornalisti a fare richiesta e visitare il centro più vicino alla propria redazione. Noi siamo stati a Ponte Galeria e nel corso della puntata sentirete le voci dei detenuti di questo Cie e del suo direttore, Giuseppe Di Sangiuliano.

Il 23 aprile a Bologna quattro senatori del pd, assieme ad alcuni giornalisti e attivisti, sono entrati nel Cie di via Mattei, tra loro c’era anche l’onorevole Sandra Zampa, che abbiamo intervistato il giorno successivo alla visita. Zampa ci parla di condizioni di vita al limite dell’umano e di un cambio di gestione imminente che probabilmente non farà altro che peggiorare la situazione.

“La vita che non Cie” è uno dei tre film brevi che compongono il lavoro di Alexandra D’Onofrio e Fortress Europe , tre storie di vita di chi è passato nei centri di identificazione ed espulsione per migranti italiani. Fil rouge dei tre corti, i cui trailer sono a disposizione sul blog di Fortress Europe, sembra essere l’effetto della privazione della libertà sulla vita delle persone.

Finiamo questa puntata di Passpartù con una notizia che potrebbe far sì che i nostri Cie si riempiano ben presto di altre migliaia persone. E’scaduta infatti in questi giorni la proroga del permesso di soggiorno per motivi umanitari che era stata accordata ai migranti arrivati dalla Tunisia nella primavera del 2011, a seguito della rivoluzione. In queste ore perciò i permessi stiano scadendo e il governo non dice nulla a riguardo, permessi peraltro che non era neanche chiaro se fossero convertibili come permessi per motivi familiari o di lavoro. Noi ne abbiamo parlato con l’associazione Borderline Sicilia, che assieme ad Asgi stanno denunciando questa situazione.

Ospiti della puntata: Alexandra D’Onofrio, Sandra Zampa, Paola Ottaviano

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