I piccoli profughi da Lampedusa: caro Napolitano aiutaci tu

I piccoli profughi da Lampedusa: caro Napolitano aiutaci tu

Articolo di Sandra Zampa su Famiglia Cristiana del 28 luglio 2011

Questa lettera, scritta da alcuni minori che si trovano nell`ex base militare Loran, è un appello che giunge da Lampedusa al nostro Paese e a noi tutti. Semplice e diretto, ma accorato.

Un appello che Terres des Hommes, organizzazione non governativa di respiro internazionale, ha fatto pervenire al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denunciando lo stato di abbandono umano in cui versano.

lo l`ho ricevuta dall`avvocato Alessandra Ballerini, esperta di Diritto dell`immigrazione e molto attiva nel settore dei diritti dei minori stranieri non accompagnati, che era con me a Lampedusa, nel mese di marzo, in occasione della mia visita sull`isola.

Già allora mi sono resa conto che le condizioni dei minori trattenuti sull`isola erano disastrose e in violazione del diritto all`accoglienza di cui questi godono. Sono trascorsi tre mesi e mezzo e le cose non sono cambiate.

È intollerabile che questi adolescenti e bambini, costretti a lasciare il proprio Paese con la speranza di un futuro migliore, siano prigionieri a Lampedusa, in condizioni non adatte, e che ancora, da quando in febbraio sono cominciati gli sbarchi, l`Italia non abbia adottato un protocollo di comportamento tale da garantire loro asilo e protezione.

La legge 176/91 con la quale l`Italia ha ratificato la Convenzione di New York sui diritti dei fanciullo del 1989, sancisce che il nostro Paese si impegna a garantire ai minori stranieri non accompagnati tutti i diritti garantiti dalla Convenzione stessa, tra i quali il diritto alla protezione, alla salute, all`istruzione, all`unità familiare, alla tutela dallo sfruttamento, alla partecipazione alla vita sociale. Molti di loro sono potenziali richiedenti asilo, in quanto provengono da Paesi tragicamente noti per le violazioni dei diritti umani e alcuni affermano di avere familiari regolarmente soggiornanti in Italia con cui vorrebbero ricongiungersi. Questi ragazzi sono, invece, di fatto privati da molti giorni della libertà personale in palese violazione dell`articolo 13 della Costituzione, nonché della Convenzione di New York, senza alcun provvedimento scritto, né alcuna convalida giudiziaria.

Secondo la normativa italiana e rispetto alla legislazione da fonti di diritto internazionale, per questi minorenni il nostro Paese deve assicurare il collocamento in un luogo sicuro, deve disporre l`affidamento giudiziale e provvedere alla loro tutela. Hanno diritto al permesso di soggiorno e non possono essere espulsi in base al principio del superiore interesse del minore e al principio di non discriminazione contenuti nella Convenzione di New York, hanno diritto all`assistenza sanitaria e all`istruzione.

La lettera che segue, scritta il 29 giugno, parla da sé. Nonostante tutto esprime speranza. Non ignoriamola.

Sandra Zampa

Signor Presidente, signori Giudici, per noi è un grande piacere potervi scrivere.

In primo luogo, vi preghiamo di farci uscire di qui per le ragioni che indichiammo sotto

1)    Il luogo in cui ci troviamo non è adatto a noi
2)    Continuiamo ad avere degli incubi perché siamo ancora vicini al mare
3)    Troppo freddo e malattie a causa del vento del mare
4)    Non abbiamo uno spazio in cui muoverci
5)    Abbiamo bisogno di andare a scuola
6)    La nostra permanenza qui è causa di stress dovuto alle incomprensioni tra di noi
7)    Non ci sentiamo a casa
8)    Abbiamo bisogno di socializzare

Per favore, Signor presidente, abbiamo bisogno del Suo aiuto.
GRAZIE

Seguono firme ed indicazione dei paesi di provenienza:

Ghana, Togo, Niger, Guinea, Burkina, Bangla Desh, Somalia, Nigeria, Senegal, Zambia, Camerun, Costa d’Avorio, Pakistan,  Libia, Chad.

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abc last lug 28, 2011 Categorie: Media ,Sui mass media
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