Sulla democrazia non ci sono mediazioni possibili

Questo è un partito malato così si fa il gioco di Silvio

Intervista di Matteo Pucciarelli di Repubblica Sera a Sandra Zampa del 11 Luglio 2013

“Bisognava capire che quella sospensione era un atto pubblico di rilevanza molto forte, è inutile cercare di metterci la pezza dopo”: la prodiana doc Sandra Zampa, per anni portavoce dell’ex premier, è un fiume in piena. Lei ha deciso di non votare, ieri, lo stop (per qualche ora) del Parlamento voluto dal Pdl e avallato dallo stesso Pd.

Perchè non si è adeguata?

“Alle 13.20 ci arriva un messaggino dal capogruppo che ci convoca per votare una variazione procedurale. Una volta arrivati, dieci minuti dopo, capiamo benissimo che non c’era proprio nulla di procedurale. Tutti i giornali online aprivano sulla richiesta del Pdl, che era sostanzialmente quella di bloccare le aule contro la decisione della Cassazione. Inutile raccontarcela tra noi, che non era quello e così via; non metto in dubbio la buona fede di nessuno, ma vedo un eccesso di pragmatismo del nostro partito. Un pragmatismo amorale“.

“Pragmatismo amorale” in che senso?

“Si fa di tutto per non far cadere il governo. Ma guardi, mica siamo noi a volerlo far cadere! è il Pdl che sta mettendo in enorme sofferenza il governo e anche il Pd. Però sulla democrazia non ci sono mediazioni possibili. Stiamo andando oltre. Ma possibile che non ci si accorga di cosa sta succedendo fuori? Delle pressioni che avevamo e abbiamo da parte del nostro popolo per non accettare un compromesso del genere?”.

Ecco, appunto: chi guida il gruppo del Pd non ascolta chi sta fuori oppure non se ne interessa proprio?

“E’ una domanda che mi pongo con molta preoccupazione. E adesso noi che ci siamo astenuti veniamo quasi minacciati, accusati di far parte di correnti o cose del genere. Ma quale corrente? Si prendono le decisioni sopra la nostra testa senza venire consultati, senza dialogo, senza un passaggio democratico. Sono atteggiamenti irrispettosi. Guidare il gruppo così non è corretto. Poi si parla tanto di antipolitica: e non prendere in considerazione i punti di vista dei propri eletti che cos’è? Basta misurarci con la lealtà al governo, la democrazia viene molto ma molto prima”.

Ma questo rapporto difficile con il Pdl: non era una storia già scritta? Un governo con Berlusconi non implicava necessariamente cedere su questi temi?

“Non avremmo dovuto ritrovarci dove siamo, ma se permette una parte delle colpe è stata anche del M5S, che aveva davanti un’opportunità storica, unica, certi treni non passeranno più. Personalmente avrei preferito un governo di scopo. Però, adesso, facciamo sì che le responsabilità ricadano sul Pdl. Vogliono far cadere il governo per i problemi di Berlusconi? Bene, facciano pure, i cittadini capiranno. Non possiamo farcene carico noi. Lo sa perchè Romano Prodi ha vinto due volte su due, unico tra tutti quanti? Perchè era realmente alternativo alla destra. Ripeto: al-ter-na-ti-vo”.

Ma con Prodi vi siete sentiti? Cosa dice?

“Ci siamo sentiti stamani, certo, non posso dirlo, ma glielo lascio immaginare…”.

Mettiamo il caso che Berlusconi venga condannato. Il Senato deve decidere se dare seguito alla sentenza. Scrutinio segreto. Lei cosa fà? E il suo partito?

“Io non ho dubbi di sorta. Il Parlamento rispetta sempre la magistratura. E lo farà anche il Pd. Abbiamo sbandato molte volte. Ma stavolta occorre lucidità massima. Quindi stavolta non possiamo sbagliare. E mi scusi per lo sfogo”.

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Una replica a “Sulla democrazia non ci sono mediazioni possibili”

  1. Antonio scrive:

    Cara Compagna Zampa,

    L’ipocrita e complice tolleranza del PD nei confronti di una iniziativa semplicemente eversiva del gruppo parlamentare del PDL, suo alleato di governo, è inaccettabile e criminogena.
    In tal modo si incoraggia l’illegalità, si rafforza Berlusconi e si perde consenso.
    Politicamente è un suicidio.
    Il punto non è rompere il PD, ma impedire al PD di scomparire.
    Come si può incoraggiare un comportamento che fà della semplice applicazione della legge da parte della Suprema Corte un sopruso, addirittura una violazione del principio di separazione tra i poteri?
    Occorre intervenire subito: convocare un’assemblea del partito e fare in modo di arrestare questa deriva del ‘tutto è possibile purché si salvi il governo’.
    Altrimenti il PD perirà, rapidamente e inesorabilmente.
    E, insieme ad esso, la democrazia e il nostro paese.
    Non è più tempo per testimonianze.
    Occorre agire immediatamente per invertire la rotta.

    Saluti Progressisti!

    Antonio, militante PD, sezione giustizia, Roma

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