Il ministro Bossi insulta gli italiani. Le ragioni di una profonda indignazione

lug 22, 2008 Categorie: Parlamento ,In Parlamento
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Quando un ministro della nostra Repubblica arriva ad insultare così volgarmente uno dei simboli più alti della nostra nazione, come l’inno nazionale, e con esso tutti i cittadini italiani che vi si riconoscono, non vi sono scuse possibili.

Bandiera

E tanto meno possono rappresentare una giustificazione le affermazioni bonarie e cameratesche con cui alcuni esponenti della destra hanno cercato di “colorare” il gesto di disprezzo compiuto dal ministro Bossi.

Va di male in peggio poi chi tira in ballo ragioni di opportunismo politico: come a dire che l’esercizio politico altro non è che rozzo strumento di consenso, con buona pace dei grandi uomini politici e di Stato che pure il nostro Paese ha conosciuto.

Il presidente della Camera ha stigmatizzato in Parlamento il volgare comportamento del ministro il quale, come riportato dalla stampa, ha dichiarato, fuori dal Parlamento, che era meglio se fosse stato zitto.

Non è bastato dunque insultare la Nazione con il gesto quanto mai oltraggioso rivolto alle parole del nostro inno. Perché fosse chiaro a tutti, se qualcuno si fosse magari distratto, l’on Bossi ci tiene a far notare che le Istituzioni e i loro rappresentanti si possono tranquillamente ignorare, sbeffeggiare, insultare e minacciare con i fucili padani. Come è possibile che un ministro della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione italiana nelle mani del Capo dello Stato e di fronte a tutto il Paese, resti impunemente al suo posto pur essendo venuto meno al proprio giuramento?

Come è possibile che non senta necessario scusarsi con il suo Paese e rimettere il suo mandato? Come si può accettare e spiegare, soprattutto ai più giovani cittadini italiani, che un ministro possa compiere gesti così gravi e vi sia chi minimizza, chi giustifica, come fa l’on. Cicchitto che definisce l’accaduto “un episodio parlamentare di non grandissimo rilievo”.

Come si può accettare che il Presidente del Consiglio non richiami il suo ministro e non ne chieda le dimissioni? Si tratta forse di opportunismo politico? Oppure il Presidente del Consiglio ha il sospetto che l’on Bossi non presterebbe grande attenzione ad un richiamo istituzionalmente così alto?

Sandra Zampa

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