Chi aspira a guidare il PD dia prova di sapere unire, rispettare il dissenso ma soprattutto ascoltare gli elettori

CANCELLIERI. ZAMPA (PD) CON CIVATI. CUPERLO RISPETTO IL DISSENSO

Condivido le parole di Pippo Civati nei confronti di Gianni Cuperlo e lo dico con tristezza dato che in passato ho avuto modo di apprezzare la sua qualità umana. Decidere di dare la fiducia al governo su esplicita richiesta di Enrico Letta non doveva accompagnarsi ad una mancanza di rispetto per le ragioni di quanti hanno giudicato inopportuna la permanenza nell’esecutivo del ministro Cancellieri.

Nel Pd si è aperta nei giorni scorsi la stigmatizzazione del caso Cancellieri: una gara mediatica di tutti con tutti salvo poi attaccare violentemente chi chiedeva coerenza tra le parole e gli atti.

La responsabilità, per chi aspira a candidarsi a guidare un grande partito come il Pd aspira ad essere, si misura nella capacità di tenere insieme le anime, rispettare il dissenso ma, soprattutto oggi, di mettersi in sintonia con il disagio quando non la sofferenza del nostro popolo.

Mi pare che Cuperlo, con il suo intervento, abbia dimostrato di voler guidare saldamente un’area politica non un partito. Non è un buon segnale per tutti noi” Lo dichiara Sandra Zampa, deputato del Partito Democratico. – Roma, 20 novembre 2013

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Una replica a “Chi aspira a guidare il PD dia prova di sapere unire, rispettare il dissenso ma soprattutto ascoltare gli elettori”

  1. Andrea scrive:

    Gli elettori del pd, vogliono anche un pd all’altezza della situazione. Non un partito sbracato in cui qualche esponente mette in piazza questioni cosi delicate per guadagnare consensi alle primarie o nell’opinione pubblica. Si, il ministro avrebbe dovuto dimettersi ma non certo in questo modo. Da Renzi non mi aspettavo sinceramente niente di più che trovare una situazione comoda per piacere a tutti, soprattutto quelli che vogliono lo scalpo e dare l’immagine di quello che la vince in ogni caso (se si dimette il merito è mio, se resta io sono il più puro e il più intransigenze). Civati invece mi ha un pò deluso e mi conferma l’idea che deve decisamente strutturarsi. Io confido molto nel nostro Presidente del Consiglio. Quando vedrò un candidato che ci mette la faccia come lui, con tutto da perdere in una situazione cosi drammatica come quella che economicamente, socialmente e culturalmente stiamo vivendo e con pure il segretario in pectore che non perde occasione di metterlo in difficoltà perchè affetto da ambizione sfrenata, allora sono pronto a rivalutare Civati che mi sembrava avesse una qualche qualità.

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